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Non esiste una legge che in linea generale attribuisca responsabilità dirette alle società controllanti rispetto alle obbligazioni assunte dalle sue controllate, nonostante le prime esercitino un rilevante potere di governo sull’intero gruppo.
Il gruppo di impresa è sostanzialmente un’aggregazione di società formalmente autonome e giuridicamente distinte l’una dall’altra, ma tutte accomunate dall’assoggettamento al potere di direzione della società-madre (o capogruppo), che le dirige perché le controlla totalmente o in maggioranza, sia direttamente che indirettamente[1]. Quasi tutti gli ordinamenti sono privi di una definizione di gruppo di società, ne deriva che il più importante operatore economico internazionale – l’impresa di gruppo o multinazionale appunto – non è configurabile come un soggetto di diritto unico cui attribuire responsabilità dirette in ordine all’esercizio dell’attività d’impresa.
Il principio della separazione della personalità giuridica tra le diverse società è un presupposto legale universale su cui si reggono le transazioni commerciali di tutto il mondo.
Un valore altrettanto universale che caratterizza i mercati mondiali è lo scopo del controllo societario, ossia quello di garantire l’esistenza di una impresa economica unitaria gestita da un’unica regia direttiva, pur in presenza di una pluralità di distinte entità giuridiche che la rappresentano.
Dal corollario dell’alterità soggettiva fra le società appartenenti al medesimo gruppo si ricava quello della formale indipendenza di cui dovrebbero essere dotate le controllate. Tale presupposto è essenziale per giustificare la separazione legale con la società madre, che permette, a sua volta, di scindere e frammentare le responsabilità nei confronti di terzi all’interno del gruppo. L’attribuzione di responsabilità dirette in capo alle società controllanti è generalmente prevista in ipotesi di abuso del potere di direzione ai danni delle società controllate e dei suoi portatori di interesse.
[1]“Forms of ‘control’ (sometimes also termed ‘dominance’) may vary but regularly include the ownership of a majority of the issued stock of the controlled entity, the ownership of a majority of the voting rights, the right to determine the composition of such entity’s governing body (board of directors, supervisory board, etc.), the right to influence or direct such entity’s otherwise autonomous decision‑making process, and any combination thereof (Forum Europaeum 2000, pp 187-91; Kluver 2000, pp 291-93; Nygh 2002, p 52)”, René Reich-Graefe, Relational Networks and Enterprise Law: Comparative Trends of Network Liability in the United States and Europe, p. 4.